Era da un po’ che avevo incrociato questa pagina su internet (Report di Elisabetta Bertok ) e il pensiero mi rimbalzava per la testa...l’idea poi di lasciar organizzare tutto agli altri e godermi il viaggio poi non mi dispiaceva affatto... e allora un paio di email e 2 chiamate e si da il via alle danze: partenza del giro per martedì 9 agosto, assieme ad altri ragazzi che incontrerò là.
L’arrivo a Livigno non è dei più agevoli...dopo un 6 ore di viaggio il fiestino finalmente mi porta di fronte al cartello di Livigno... “già questo è un viaggio” penso, mi appoggio all’hotel ed esco a fare 2 passi e un po’ di shopping.
Riesco a spianare subito l’antipioggia appena comprato e a cena (mitico il menù biker) faccio conoscenza con i compagni di viaggio, poi rapido briefing, un amaro braulio e via a nanna, domani sarà una giornata impegnativa.
Mi sveglio presto con la preoccupazione che le previsioni meteo ci abbiano preso: 0 termico a 2000 m e nuvoloso...mmmh, oggi dobbiamo andare a 2700 m, speriamo bene...per fortuna il meteo gira bene e nonostante un leggero freschino (6° C a Livigno) c’è il sole e si può partire tranquillamente. Una bella colazione e poi in sella, mi aspetta una bella salita ai 2700 m del passo Cassana come inizio... l’aria fredda e rarefatta non mi aiuta ad ambientarmi (dai 35°C e umidità 90% della pianura padana), però piano piano si sale, un po’ a spinta e un po’ in sella, raggiungo gli altri al rifugio Cassana dove un pezzo di torta ci da un po’ di energie.
Ancora un piccolo strappo e siamo in cima al passo...finalmente posso scatenare la Strive e in un baleno mi mangio la discesa e mi trovo in un mare di cacche (aimè bisogna passare in un pascolo...vabbè dovrò farci il naso, non sarà l’ultimo), da qui un susseguirsi di vallate e di paesaggi splendidi mi accompagna lungo il viaggio attraverso bellissimi paesini svizzeri. Dopo un 60 km mi raggiungono i ragazzi di Brescia e Bergamo (la famiglia Maffi) che da qui mi adotta per il resto del viaggio...Ultima picchiata verso Scuol, dove scovo un bel sentierino prima di arrivare all’hotel per la meritata vasca in piscina.
Dati tappa: 68 km per 1760 m di dislivello.
Oggi è una bella giornata per pedalare, l’aria è sempre fresca e il sole splende...l’ideale per andare ad affrontare la scalata alla Val d’Uina...Dopo un po’ di fondovalle entriamo nella gola che con una salita costante ma incessante, in mezzo a splendidi paesaggi ci porta di fronte alla chicca della giornata: un passaggio interamente scavato nella roccia che ci porta dall’altra parte della vallata, dopo un 6 km e 600 m di dislivello con la bici a mano(lo ammetto, qui avrei preferito il kilozzo in meno della Nerve, ma vabbè)... ogni volta che si incrociava qualcuno c’era un po’ di patema, il vuoto a destra non lasciava scampo e il fiume sotto urlava come un pazzo.
Arriviamo al passo e sbuchiamo in un’immensa vallata a 2300 m...il paesaggio che si apre è incredibile e da qui procediamo verso il confine italiano. Una sosta al rifugio Sesvenna e poi ci buttiamo giù verso valle, non senza però cercare qualche sentiero per rimanere in quota...la variante explo ci porta a sovrastare la Val Venosta fino quasi al passo Resia, dove arrivo con le energie al lumicino. Un ultimo sforzo e siamo in Austria...lo splendido hotel di Nauders ci accoglie alle 19, ora in cui hanno già chiuso la wellness...peccato perchè doveva essere il top...ci rifaremo con la cena.
Dati tappa: 56 km per 1860 m di dislivello.
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