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30 dicembre

Gole di Ziz - Merzouga, Erg Chebbi (deserto)

Sveglia sempre presto e siamo operativi, oggi visiteremo le Gole dello Ziz e una delle oasi che costellano questa vallata che porta acqua e vita nel deserto, la nostra guida Nanjib ci accompagna nell'oasi di Meski, dove le donne vengono a lavare i panni sporchi...e per questo non vogliono essere immortalate...

Alle 15 arriviamo al Palais des Dunes, da qui partiremo per la nostra notte nel deserto a bordo delle jeep...riusciamo però a perderci il tramonto, per via delle visite parentali e marchette varie degli autisti...peccato...

Arrivati al campo prendiamo posto nelle tende dei berberi (attrezzate con 6 brandine e copertine) e ci svaghiamo un po' con sandboard prima di metterci a tavola...fa freddo, tanto e per fortuna dopo cena si accende un bel falò, con bonghi e musiche berbere...la fiera dell'est ecc...
La notte fa freddo davvero (-5° C!!), bardati come mummie ci apprestiamo a passare la notte nel deserto.

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31 dicembre

Deserto - Gole del Todra - Ourzazate - Ait Benhaddou

Ore 6, invece del gallo qui c'è il dromedario che canta la sveglia, passata la notte non senza soffrire un po' il freddo (soprattutto era difficile respirare l'aria gelida) ci buttiamo addosso quei pochi vestiti rimasti e andiamo a cercare il nostro dromedario nel buio della notte... logicamente a me tocca quello in calore, scorbutico e nervoso... ma vabbè, è full optional e ha i sedili in pelle.

Alle 6:40 ci mettiamo in cammino, ma fino alle 7 fa ancora un gran freddo e non sento quasi più le mani... finchè non comincia a fare capolino il sole...e qui ricomincia a scaldarsi anche il cuore...lo spettacolo è unico e penso che alla fine ne è valsa la pena soffrire il freddo della notte per godere di questo attimo nel deserto.

Un'altra oretta e arriviamo all'albergo, dove ci aspetta una buona colazione, prima di metterci in macchina per un altro bel trasferimento... Facciamo tappa in un borghetto incastonato nelle montagne dell'Atlante per una rapida visita a un centro di artigianato, dove ci offrono thè alla menta e splendidi tappeti (questi ce li vogliono poi vendere cioè)...dopo strenue trattative e qualche tappeto strappato a prezzi pazzi, ripartiamo per la tappa successiva, le gole del Todra, una altissima gola scavata nella montagna con pareti che arrivano a 300 di altezza,

Ultima tappa della giornata è l'arrivo ad Ait Ben Haddou, dove ci ospita un tipico riad, con le pareti in terra e fieno che tanto mi piacciono... Stasera pero è capodanno, ci aspetta il cenone! Zuppe, tajine e cous cous stavolta li accompagnamo con vino e birra, con la chicca di un gran prosecchino portato di nascosto dall'Italia da Cristina... Riusciamo a festeggiare per ben 2 volte (in Marocco siamo 1 ora in dietro) resistendo fino a tarda ora, ma pian piano cominciamo a cedere...domani ci sarà di nuovo da correre, meglio andare a dormire.

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