Quando siamo partiti per questo viaggio sapevamo che sarebbe stata molto dura...non ci aspettavamo però di dover portare con noi il peso della scomparsa di un amico, col quale avevamo condiviso tante avventure in bici... la notizia ci arriva come un fulmine a ciel sereno la mattina del secondo giorno quando siamo ancora a letto...non ricordo un risveglio più amaro... mangiamo qualcosa e col groppo in gola decidiamo di portare avanti il viaggio...forse qui sù tra i monti ci sentiamo più vicini a lui, forse perchè sono qui anche grazie a lui, però ci sentiamo di portare avanti il viaggio per onorare la sua memoria...Pesce ci mancherai...
Il giro era partito bene, direttamente in bici da casa, con 3 treni via Verona e Brescia con Mauro e Nicola arriviamo al lago d'Iseo mercoledì sera; giovedì ci raggiunge Rascel e partiamo con il giro su Montisola, traghetto e prima vetta al monastero delle "suore inferocite" che non ci sono più...discesa divertente e rientriamo in terraferma per iniziare la traversata.
Prima tappa a Zone, dove ci sono le piramidi di erosione (colonne di terra con un masso sopra che le preserva dalle piogge), visita al parco e poi avanti verso il rifugio Malpensata a quota 1300 m (con annesso porcile... mai visto prima) dove arriviamo giusto per cena...il venerdì si parte col groppo in gola verso la cima di monte Guglielmo, dove il monumento del redentore segna il punto più alto del giro...scendiamo poi in Val Trompia ma è tardi e puntiamo a uno dei pochi posti aperti in valle, a 10 km di statale a San Colombano...la sera assistiamo anche a dei disordini tra i cittandini e la polizia, per l'accoglienza a clandestini di un albergatore fuori legge.
Sabato mattina ci aspetta una ascesa verticale tutta a spinta dai 1000 m ai 1550 m del crinale per riguadagnare la traccia, segue la parte più bella e panoramica del giro, con scorci su alpi aspre e dure...arriviamo in vista del lago d'Idro e per evitare l'asfalto ci infiliamo in un sentiero difficilmente pedonabile anche in discesa...ma anche questa è mountain bike...
La sera troviamo alloggio in un antico albergo, che assomiglia di più ad una antica casa di tolleranza, ma si mangia bene. Domenica ultimo sforzo per arrivare al lago di Garda...lunga salita asfaltata e poi un bel sentiero scorrevole nel bosco, però mangia e beve e ci spezza le gambe, dal rifugio Campei de Sima poi è quasi tutta discesa fino a Toscolano Maderno, passaggio nella valle delle Cartiere e poi arriviamo finalmente sul lago...la traversata è fatta!! Missione compiuta!
Ora rimane la parte più brutta...statali e lungolago per rientrare a Desenzano, in mezzo al traffico (la parte più pericolosa del giro)...70 km per 1500 m questa tappona. Alla fine saranno 175 km e 5500 m di dislivello in 4 giorni, più 35 di avvicinamento di mercoledì.
Viaggo lungo e faticoso, oltre per le difficoltà e distanze per tutto quello che è successo...rimarrà a lungo nella memoria...grazie ai miei compagni di viaggio Andrea Mauro e Nicola per la compagnia e il supporto.