La runeda incarna in pieno la nostra concezione di vivere la mtb: aggregazione, bei percorsi, discese divertenti, buon cibo e relax!
In pieno spirito runeda infatti arriviamo al parco Esploraria mentre gli altri stanno già partendo, poco male, i ristori sappiamo dove sono, ci iscriviamo e prima di partire ci facciamo una birra, giusto per non perdere il vizio.
Col grande ritorno in sella di Denis (senza reverb), partiamo per i sentieri che girano dietro al parco, studiando una variante a metà strada tra il percorso lungo (troppo lungo per noi) e il corto (un po' troppo corto), ma che prenda la maggior parte dei ristori.
Vari i bonus point di ciliege trovati lungo la strada, ottimi e abbondanti i rifornimenti ai ristori, con tigelle col pesto, borlenghi, gnocchini fritti ecc ecc...buono tutto veramente.
Tra forature varie e interventi di manutenzione alla schiena ripieghiamo verso le macchine, dove chiudiamo con il nostro punto di ristoro mobile, con vino, pane e salame per chiudere la giornata alla grande.
Ma il weekend è ancora lungo, mentre il gruppo torna a casa, con Mauro e la Berta ci dirigiamo invece verso il Cimone, per una 2 giorni di piena mtb.
La prima sorpresa l'abbiamo a Fanano, stasera c'è la notte bianca e in centro c'è un festone che sembra di essere in riviera: palchi con musica da ballare, cubiste che ballano, materasso gigante sul quale bimbi e adulti si lanciano da 10 metri di altezza; la sorpresa più bella è però forse il gruppo che suona live (dopo un 2 ore di birre) in una piazzetta di 30 mq, veramente bravi e suggestiva la cornice: il gruppo si chiana Induo.
Tempo di rientrare in albergo che iniza a piovere, scampata per un pelo la pioggia ci riposiamo per l'indomani.
Incerti tra un meccanizzato e un giro pedalato, ci facciamo un giro semi-meccanizzato: salita da Fanano a Sestola per sentieri, qui prendiamo gli impianti e il furgone per andare a fare il pino solitario, in condizioni discrete ma sempre impegnativo. Giunti a Montecreto è ora di pranzo, ci facciamo un piatto di polenta e cinghiale nella rosticceria in piazza, ottima ed economica, anche il vino del contadino è buono.
Le gambe però cominciano ad accusare, risaliamo dalla seggiovia di Montecreto (che ci chiede un altro obolo, oltre all'abbonamento da 10 corse che sembra non valga qui) e torniamo su al Cervarola...l'idea del Berceto è bella, ma è lungo e dobbiamo tornare presto, decidiamo quindi di scendere via Ca Palazza...sentiero bello e divertente, ma come da tradizione qui un tuffo ce lo devo fare...e infatti mi trovo a surfare sul brecciolino giù per una frana per 4-5 metri con la bici al fianco...niente danni, recupero la bici e il sentiero e si riparte...oggi sono un po' cotto...
Chiudiamo comunque il giro senza troppi problemi e con l'ultimo aperitivo del weekend possiamo fare ritorno alla base.
Una gran 2 giorni di divertimento, bici, amici e buon cibo!