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10-06-2012

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SBSV-BO, chiusura FI-BO

Dopo qualche settimana abbastanza difficile, è ora di ricominciare a rimettere a posto un po’ di cose.

Una di questeè chiudere l’attraversata dell’Appennino da Firenze a Bologna, iniziata il 12 maggio e interrotta il 13 sulla Futa causa meteo avverso (da una parte del gruppo, alcuni hanno stoicamente portato a termine il viaggio nonostante la pioggia).

Rapido tamtam nei giorni precedenti ed in 4 rispondiamo all’appello: Merlo, Emiliano, la new entry Andrea ed io; ritrovo al solito parcheggio, giusto 1 ora più tardi, per prendere il treno delle 6:45 che ci porterà a San Benedetto Val di Sambro (alla stazione...il paese scopriremo che si trova 10 km di salita più su)...ma riusciamo comunque a trovare un paio di bar per far colazione.

Da San Benedetto a Madonna dei Fornelli il passo è breve e ci attacchiamo presto alla traccia originaria del giro, in breve arriviamo alla zona delle pale eoliche...mai zona fu più indicata per un impianto eolico...mi saltano subito in mente i 30 km di diga contro vento fatti nel 2010 in Olanda (vedi report qui);
breve sosta per un panino e poi si riparte, il morale è alto ma la strada ancora lunga.

Mentre ci avviciniamo a Monte Venere, incappiamo in una gara di mtb che ci costringe ad una deviazione di un 4-5 km dentro la corsa...ci spariamo il single track e il seguente muro per tornare in traiettoria, a gratis...per fortuna per tirarci su di morale Merlo ci delizia con un trick ’alta scuola: lo sgancio-non-sgancio con atterraggio sull’unica lastra di marmo tra Firenze e Bologna...
vite tacchetta persa, tacchetta rotante, Merlo cadente...per fortuna il principe giallo (Emiliano) aggiusta tutto.

Riprendiamo la salita fino a Monte Venere, dove un simpatico assistente di gara ci sconsiglia un tratto in discesa perchè troppo ripido...ovviamente noi ci buttiamo giù di li...il sentiero di porta alla fonte del Mulo, dove un simpatico vecchietto ci illustra il vero pericolo del sentiero: “Li ci sono alberi marci, col vento vi cascano in testa!”...in effetti...

Ore 12 siamo a Monzuno, aperitivo con prosecchino e poi via verso la trattoria di Brento dove concediamo un meritato pranzo a base di tagliatelle, gramigna, carnazza, vino...e un po’ d’acqua.

Ormai siamo a casa, i sentieri di Monte Adone e Monte Mario sono la nostra palestra...toboga Guaraldi per chiudere in bellezza e un birra a Sasso Marconi ci accolgono a casa.

Splendido completamento della FI-BO di maggio, con clima, percorsi (magari un po’ di sterrato in più), paesaggi stupendi ma soprattuto ottima compagnia! Bel giro!

Per la cronata, in totale sui 66 km percorsi e circa 1600 m di dislivello superati.



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